LESA – MASSINO VISCONTI – SAN SALVATORE

Liberamente tratto dal sito: www.salitomania.it
Si ringrazia il Sig. Fabrizio Godio per la gentile collaborazione.

Località di partenza:
Villa Lesa -sottopasso ferroviario mt. 220
Località di arrivo:
San Salvatore – termine asfalto mt. 783
Lunghezza:
km. 6,470
Dislivello:
563 mt
Pendenza media:
8,7%
Pendenza max. rilevata (riferita a tratti di 100 mt):
18%
Stato del manto stradale:
Ottimo sino a Massino Visconti, il tratto successivo che porta a S.Salvatore presenta alcune buche e rattoppi
Eventuali deviazioni che si possono compiere:
Salita a fondo cieco che però ben si presta ad essere inserita in innumerevoli itinerari alla scoperta delle alture del Vergante
Eventuali suggerimenti per la visita:
A Massino Visconti non mancate di visitare il bel castello Visconteo fortificato e la curiosa chiesa di San Michele dal campanile pendente.
A San Salvatore invece si può visitare l’abbazia benedettina: una sosta d’obbligo è presso l’annessa trattoria che presenta ottimi spuntini tipici da consumare sulla terrazza a strapiombo sul lago da cui si gode un panorama superbo (vedi la foto panoramica pubblicata).

LA SALITA NEL DETTAGLIO
A  Villa Lesa, sulla SS 33 del Sempione, al semaforo si seguono le indicazioni per Massino – Alto Vergante: superato il sottopasso nei pressi della stazione ferroviaria si tiene la sinistra, sostanzialmente in piano, sino a giungere ai piedi della salita di Massino nei pressi di un bivio con le indicazioni Solcio.
Il primo tratto sino a Massino Visconti misura 3,3 km ed ha una pendenza media del 7,3% con alcune rampe al 10%: la salita è completamente esposta al sole e si alza con ampi curvoni sulle alture del Vergante, con ottimi panorami sulla sottostante Lesa e sul lago. A Massino Visconti ci si immette sulla SP 34 dell’Alto Vergante proprio nella piazza centrale: si imbocca un senso unico molto stretto tra le case e subito dopo, all’uscita del paese, si seguono le indicazioni sulla destra per il Monte San Salvatore (km 3,6 – mt. 476).
Ci attendono ora circa 3 km di grande impegno, preannunciati subito da una dura ma breve rampa al 18%. Il tratto sino all’Albergo Capannina (km. 5,1 – mt. 608) non presenta comunque particolari difficoltà per la presenza di due brevi falsopiani che consentono di recuperare le energie: si pedala su strada stretta, fiancheggiata da ameni prati e pascoli. Il bello viene dopo, subito dopo essere usciti dalle ultime case della fraz. Monte (km 5,3): ci aspetta una prima micidiale rampa in cui la pendenza raggiunge anche il 18%, quindi un breve attimo di respiro in corrispondenza di una cappelletta (km, 5,8 mt. 690),  a cui segue l’ultima micidiale rampa da affrontare in apnea sino al Monte. I dati parlano chiaro: l’ultimo chilometro presenta una pendenza media del 14%!
Inutile dire che quassù si corre il rischio di mettere il piede a terra se non si è dotati di rapporti adeguati: io consiglio caldamente il 39×26, ma per qualcuno potrebbe essere necessario anche il 28!!
Da segnalare un’ottima trattoria in cima al Monte e un’ampia zona di ristoro in un bel bosco di castagni: la strada, in un primo tratto sterrata, compie il giro del Monte per poi ricongiungersi più in basso, con ottimi punti panoramici sul lago.
Discesa molto insidiosa, per le condizioni del manto stradale e per la presenza, dopo la pioggia o nel periodo autunnale, di foglie e terriccio.