1. Totem 16 – “Sentire e Sentieri” – Manzoni a Lesa

Calogna, le Cuppelle e Motta Rossa.

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“Sentire e Sentieri”

– Manzoni a Lesa – 

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Chi da Lesa sale lasciandosi alle spalle il lago, prende una strada che si snoda in salita fino alla frazione di Calogna, un labirinto di vicoli e case in pietra che offre riparo alla calura estiva con un ombrello di bosco di castagni. Salendo si perdono di vista la piana e il paese di Lesa, ma si offrono agli occhi sempre nuove vedute: ne vale la pena.

Uscendo dall’alto del paese da via Regina Margherita si deve salire ancora per godere del panorama di questo magnifico balcone affacciato sul Verbano. Dirigetevi a sinistra per Comnago, fino al punto in cui si lasciano le ultime ville e l’asfalto. Prendete a piedi il largo sentiero dei boschi, tenendo la destra fino a giungere ad un lungo tratto piano diretto a nord, in mezzo ad uno splendido bosco di betulle.
Raggiungerete l’oratorio dedicato a Santa Cristina, caratterizzato da un’abside romanica risalente all’ XI o XII secolo. Tra il 1826 e il 1862 qui furono ritrovati reperti riconducibili all’età romana. Si pensava che la chiesa di S. Cristina fosse la chiesa di un piccolo e omonimo villaggio distrutto nel 1600 dalla peste, ma non vi sono tracce del paese nei documenti vescovili.

L’ipotesi toponomastica risulta ardita, al contrario di quella archeologica. Nella seconda metà del 1800 nel cortile della canonica di Arona venne allestita una collezione di reperti, appartenente a Guglielmo Torelli, rinvenuti nel Vergante e nel Basso Verbano. Da questi reperti di età romana, si può dedurre che quella di S. Cristina potesse essere veramente la chiesa del piccolo villaggio ormai inesistente e non la chiesa di Calogna.

Un mistero ancora da provare con certezza.

Percorrendo un sentiero che da Calogna sale verso l’area della Motta Rossa, chiamata anche Monte Ber dal celtico “montagna per eccellenza”, è possibile trovare numerose incisioni rupestri, passate inosservate rispetto ai grandi ritrovamenti. Chiamate con il nome di “cuppelle” queste incisioni vengono spesso trovate raggruppate in decine o meno, lungo i sentieri che portano alla cima del colle. Fanno pensare al passaggio di antichi pellegrini che dirigendosi ad una montagna sacra abbiano lasciato tracce dei riti pagani che compivano sulla pietra. Le “cuppelle” si possono trovare anche nel territorio di Calogna, appunto presso S. Cristina e appena sotto presso S. Paolo che, nonostante la vicinanza, si trova già nel territorio di Belgirate.

Oggi, sono in molti a testimoniare l’aiuto che la Santa offre a coloro che soffrono di febbri. Purtroppo, in tempi recenti vandali hanno sottratto dall’oratorio la statua di Santa Cristina, prontamente rifatta e rimessa in loco da un artigiano locale.

Prima di proseguire se volete potete fermarvi a bere un bicchiere presso il circolo di Calogna che si trova proprio dietro la Chiesa di San Bartolomeo in centro paese, punto panoramico nel quale soffermarsi, oppure scaricate subito la Mappa di “Sentire e Sentieri” – Manzoni a Lesa dal Totem davanti a voi per raggiungere la vostra prossima meta!

 

Read in ENGLISH

CALOGNA, THE VILLAGE OF THE “CUPPELLE”.

Whoever goes up from Lesa leaving the lake behind, takes a road that winds uphill to the village of Calogna, a maze of alleys and stone houses that offers shelter from the summer heat with an umbrella of chestnut woods. Going up you lose sight of the plain and the town of Lesa, but other lovely views in sight.

Leaving the village from via Regina Margherita, you have to go up again to enjoy the panorama from this magnificent balcony overlooking the Verbano. Head left towards Comnago, up to the point where you leave the last villas and the tarmac. Take the wide forest path on foot, keeping to the right until you reach a long flat stretch heading north, in the middle of a splendid birch forest.

You will reach the oratory dedicated to Santa Cristina, characterized by a Romanesque vault dating to the 11th or 12th century. Between 1826 and 1862, artifacts attributable to the Roman age were found here. It was thought that the church of S. Cristina was the church of a small village bearing the same name destroyed by the plague in 1600, but there are no traces of the town in the bishop’s documents.

Following a path which climbs from Calogna towards the Motta Rossa area, also called Monte Ber, it is possible to find numerous petroglyphs, which have gone unnoticed compared to the great finds. Called with the name of “cuppelle” these engravings are often found grouped in dozens or less, along the paths that lead to the top of the hill. They suggest the passage of ancient pilgrims who, heading to a sacred mountain, left traces of the pagan rites they performed on the stone. The “cuppelle” can also be found in the Calogna area, precisely at S. Cristina and just below at S. Paolo which, despite its proximity, is already in the Belgirate area.

Before continuing, if you want, you can stop for a drink at the Calogna club which is located just behind the Church of San Bartolomeo in the town centre, a panoramic point in which to linger, or immediately download the Map of “Sentire e Sentieri” – Manzoni a Lesa dal Totem in front of you to reach your next destination!